La copertina di questa settimana è di Lea_91 |
Mettimi come sigillo sul tuo cuore,
come sigillo al tuo braccio;
perché questo amore è forte come la morte,
una fiamma del Signore.
(Cantico dei Cantici, 8, ver. 6)
-Fermati, Jake! Aspetta, mi sto ammazzando!
Il mio compagno pareva essersi scordato che le sue gambe erano di almeno una spanna -sua- più lunghe delle mie; camminava a passo di marcia e mi trascinava dietro di sé tenendomi per mano, la camicia spiegazzata abbottonata solo a metà, i capelli arruffati e un sorriso luminoso e persistente stampato sul viso. E io, che già avevo difficoltà di deambulazione quando mi concentravo, rischiavo di farmi davvero male perché non riuscivo a togliere gli occhi da lui.
E meno male che nessuno poteva leggere nella mia mente e prendermi in giro.
Era davvero così, Jacob? Lo era solo per me? Lo era sempre stato? Di sicuro erano nuovi gli occhi con cui lo guardavo, finalmente in grado di vedere quanto fosse... ecco, semplicemente stupendo -e arrossivo, anche se nessuno poteva leggere la mia mente- stupendo dentro e fuori e assolutamente perfetto per me.
La sua gioia era lampante, travolgente; mi avvolse ancora una volta, come succedeva sempre, e fece sentire perfetta anche me, come ogni giorno da quando stavamo davvero insieme.
-Non vuoi che lo diciamo subito ai vecchi?
Si fermò e con un bacio mi impedì di rispondere, poi mi prese in braccio e ricominciò a marciare come un marine in direzione della Golf parcheggiata poco lontano.
-Mh, sì. Ma prima è meglio se… Jake, fermati un attimo. C’è una cosa che ti devo spiegare meglio e devo farlo prima che lo diciamo a Billy e Charlie.
Il mio compagno pareva essersi scordato che le sue gambe erano di almeno una spanna -sua- più lunghe delle mie; camminava a passo di marcia e mi trascinava dietro di sé tenendomi per mano, la camicia spiegazzata abbottonata solo a metà, i capelli arruffati e un sorriso luminoso e persistente stampato sul viso. E io, che già avevo difficoltà di deambulazione quando mi concentravo, rischiavo di farmi davvero male perché non riuscivo a togliere gli occhi da lui.
E meno male che nessuno poteva leggere nella mia mente e prendermi in giro.
Era davvero così, Jacob? Lo era solo per me? Lo era sempre stato? Di sicuro erano nuovi gli occhi con cui lo guardavo, finalmente in grado di vedere quanto fosse... ecco, semplicemente stupendo -e arrossivo, anche se nessuno poteva leggere la mia mente- stupendo dentro e fuori e assolutamente perfetto per me.
La sua gioia era lampante, travolgente; mi avvolse ancora una volta, come succedeva sempre, e fece sentire perfetta anche me, come ogni giorno da quando stavamo davvero insieme.
-Non vuoi che lo diciamo subito ai vecchi?
Si fermò e con un bacio mi impedì di rispondere, poi mi prese in braccio e ricominciò a marciare come un marine in direzione della Golf parcheggiata poco lontano.
-Mh, sì. Ma prima è meglio se… Jake, fermati un attimo. C’è una cosa che ti devo spiegare meglio e devo farlo prima che lo diciamo a Billy e Charlie.