La mia Didi è una tipa semplicissima e complessa allo stesso tempo, e non so ancora che piega prenderanno i suoi rapporti con Jacob. Voi cosa ne dite? Oppure, come vi piacerebbe che andasse? Potete rispondere al sondaggio e poi, se vi fa piacere, lasciare qui un commento, una spiegazione, un suggerimento, quello che vi pare.
Non prometto di ascoltare i suggerimenti perché la mia ispirazione è parecchio indisciplinata, ma mi piacerebbe davvero tanto sapere cosa ne pensate.
Bacio a voi che continuate a seguirmi!
Disclaimer
In questo blog pubblico le storie che ho scritto io ispirandomi ai libri della saga di Twilight di Stephenie Meyer. Quindi tutti i personaggi sono di zia Steph, che ringrazio per avermi fatta sognare come se avessi ancora quindici anni. Ogni tanto prendo anche dagli omonimi film della Summit Entertainment, secondo quello che mi serve ai fini della storia. Idem per certe battute dei protagonisti. Se le trovate uguali, è ovvio che le ho prese dai libri o dal film! Quindi tutti i diritti spettano ai legittimi proprietari del copyright. Le storie invece sono mie, ma potete riprodurle se citate la fonte, che deve essere questo blog oppure il sito EFP dove le pubblico con il nickname jakefan. Fatevi un giro su EFP, è davvero simpatico.
martedì 30 novembre 2010
lunedì 22 novembre 2010
6. Won-Tolla
-Buona caccia! A chi appartieni?-
chiese gravemente Phao.
-Buona caccia! Io sono Won-Tolla.- fu la risposta.
Intendeva dire che era uno che cacciava da solo (...)
Won-Tolla sta ad indicare il Solitario,
uno che si tiene fuori da qualsiasi branco.
(Rudyard Kipling, il Secondo Libro della Giungla)
chiese gravemente Phao.
-Buona caccia! Io sono Won-Tolla.- fu la risposta.
Intendeva dire che era uno che cacciava da solo (...)
Won-Tolla sta ad indicare il Solitario,
uno che si tiene fuori da qualsiasi branco.
(Rudyard Kipling, il Secondo Libro della Giungla)
-No, Jake, aspetta! NO!
L'urlo aveva scacciato la quiete notturna dalla casa di legno al bordo della foresta.
-Sam! Guardami, amore, svegliati!-
Lei cercò a tentoni l'interruttore della lampada, mentre con l'altra mano tratteneva il corpo caldo dell'uomo al suo fianco, scosso da un tremore violento.
-Sam... Calmati, amore, guardami, sono io. Stai sognando, Sam, svegliati!
-Emily...
Appena fu in grado di distinguere il volto di lei, l'uomo sentì la tensione abbandonare il suo corpo. Il tremito cessò come era venuto. Si lasciò cadere sul cuscino con un sospiro più profondo, placato.
Lei posò la testa sul suo petto e vi sparse i lunghi capelli neri. Nonostante le cicatrici, il suo viso era dolce e bellissimo nella luce morbida che circondava i loro cuscini.
-Non vuoi dirmi cos'hai sognato?-
-Non... è difficile, già sto dimenticando dei pezzi... C'era Jacob...- Passò una mano sugli occhi, alla ricerca della visione appena svanita.
-E...?-
-E non voleva tornare.-A volte non so più chi ero
Che senso ha avere avuto un nome
Il crepuscolo cede il passo alla notte
In questa forma è tutto più semplice
lunedì 15 novembre 2010
Che effetto vi fa questo Jacob?
Ho pensato di aprire questo post per lasciare spazio, a chi lo volesse, per scatenarsi coi commenti. Poi vi dico cosa ne penso io. Pronti, via.
5. Pornography
A hand in my mouth
A life spills into the flowers
We all look so perfect
As we all fall down
In an electric glare
The old man cracks with age
She found his last picture
In the ashes of the fire
An image of the queen
A life spills into the flowers
We all look so perfect
As we all fall down
In an electric glare
The old man cracks with age
She found his last picture
In the ashes of the fire
An image of the queen
-Ehi, bello, sveglia!-
La ragazza strappò il lenzuolo, scoprendo il lungo corpo nudo e muscoloso che riempiva il letto troppo corto. I piedi penzolavano fuori dal materasso, oltre la pediera. “Sei decisamente fuori misura, tesoro, il mio letto è perfetto, ci stanno sempre tutti bene” rispose ad un'immaginaria protesta. In realtà dal letto veniva solo una sonora e regolare vibrazione.
“Bel culo, decisamente” pensò avvicinandosi.
Non c'era stata nessuna reazione: quella specie di bestione continuava a russare, sdraiato a pancia sotto, di traverso al materasso. Non si era nemmeno mosso, e lei doveva andare a lavorare.
In compenso lei sì, aveva reagito. Lo spettacolo che si godeva in quel momento non era roba da tutti i giorni.
La schiena bruna, ampia, le braccia lunghe e forti. Sul braccio destro spiccava un tatuaggio tribale, misteriosamente appropriato sul colore caldo della pelle.
Il sesso scuro che si indovinava proprio sotto ai glutei rotondi, la coscia dura e tornita ripiegata ad agganciare un cuscino: più ancora dell'odore di sesso che riempiva la stanza, la visione la colpì e le fece annodare qualcosa, in fondo, lasciandola bagnata e pronta a ricominciare. Se solo non avesse dovuto andare a lavorare...
-Ho detto SVEGLIA!- latrò all'orecchio del suo ospite, strappandogli il cuscino. Stavolta, segni di vita su Marte.
-Mmmmnghmnnn.... ancora un attimo, papà...-
Papà?
Perse la pazienza. Il bicchiere pieno d'acqua sul comodino prese il volo e atterrò direttamente sulla schiena del suo ospite, come una manata gelida.
-Ehi! Che accidenti succede? Sei matta?-
Si era sollevato e voltato di scatto, la naturale reazione "combattimeno o fuga" di un animale selvatico e spaventato.
“Assolutamente fantastico anche il lato A” registrò lei, guardandolo sfrontatamente.
Tra tutto ciò che ora divorava con gli occhi, non c'era nulla che non fosse armonioso, solido, scolpito. Ricordò che poche ore prima aveva affondato le unghie nelle spalle e nel torace ampio, mentre stava sopra di lui.
Grazie a chi ha recensito Rising Sun, cap. 4, dal 9/11 a oggi...
Questi ringraziamenti sono piuttosto umidi. Cosa ci posso fare se tengo la lacrima facile?
Kukiness. Se tu mi dici che ti sei commossa, tu proprio tu, io ti credo. Quindi vale l’inverso, e tocca a te credermi se ti dico che quando ti ho letta anch’io ho tirato fuori il fazzoletto. Per essere più precisa, leggevo le tue parole a mio marito strozzandomi ogni due per tre (e dovevi vedere come rideva, il bastardo…)
Kukiness. Se tu mi dici che ti sei commossa, tu proprio tu, io ti credo. Quindi vale l’inverso, e tocca a te credermi se ti dico che quando ti ho letta anch’io ho tirato fuori il fazzoletto. Per essere più precisa, leggevo le tue parole a mio marito strozzandomi ogni due per tre (e dovevi vedere come rideva, il bastardo…)
Bella… Bella sta cambiando. Fosse stato solo per lei, non ce l’avrebbe mai fatta. Ma qui, invece di avere una tragicomica gravidanza lampo sta avendo una gravidanza vera, e questo ti cambia, non c’è niente da fare. Fosse stato solo per lei sarebbe rimasta comodamente imbecille, ma come si suol dire lei è più stupida che cattiva. E’ protettiva per natura, e non c’è niente come un cucciolo che ti possa scuotere fino nel profondo. Non poteva non reagire a questo.
Per quel che riguarda Charlie,
mercoledì 10 novembre 2010
4. E' tutto perfetto, Charlie Swan
L'ostetrica del piccolo ospedale di Forks era stata veloce ed efficiente.
-Si sdrai pure, Mrs. Cullen. A proposito, mi saluti Carlisle quando lo vede. Ho lavorato per un po' nella sua équipe, è una persona fantastica.-
-Così va bene? -Si, ora ferma... Ecco il battito... forte e regolare, come sempre.-
Alzò il volume del piccolo ecodoppler che aveva posato sul mio pancione, sporgente come una montagna tonda e lucida.
Tump tump tump tump tump.
Ciao, piccolino. Allora ci sei e va tutto bene, vero?
Il controllo aveva solo confermato quello che era già evidente: stavo davvero bene, il piccolo cresceva regolarmente e non c'era niente di cui preoccuparsi. La mia pancia lievitava a vista d'occhio, facendomi sembrare ogni giorno di più la Statua Vivente alla Maternità (come mi piaceva pensare) oppure il Monumento alla Balena (come diceva Emmet).
Comunque, né le sue continue battute né la mia crescente goffaggine intaccavano la sensazione di benessere costante nella quale nuotavo, come in un'onda lunghissima.
Tentavo di descriverla a me stessa, questa sensazione, e mi venivano parole ed immagini luminose: pienezza, fioritura, abbondanza, maturità. Come il grano dorato dei campi in agosto. Come i campi verdi e immensi del foraggio estivo, che si vedono nelle nostre pianure. Era fine febbraio, l'orribile piovoso febbraio di Forks, ma nella mia nuvola dorata era senza dubbio un'estate rigogliosa, che aveva l'unica pecca -non per me, per chi mi stava intorno- di accentuare ulteriormente il mio strano isolamento, dove solo ad un piccolo sconosciuto era permesso farmi compagnia.
Per loro pioveva e il cielo era grigio; per noi due c'era sempre il sole.
Confesso che non provavo sentimenti particolari per la creatura che occupava sempre più spazio in me. Non quelli che immaginavo dovessero essere i sentimenti devoti di una mamma in attesa, felice di essere tale. Io non riuscivo neanche a immaginarmelo, il piccolo. Una volta forse, tanto tempo prima, me lo ero rappresentato come una specie di... Edward in miniatura; l'immagine che mi ero costruita aveva a che fare con qualcosa di assolutamente astratto e con
-Si sdrai pure, Mrs. Cullen. A proposito, mi saluti Carlisle quando lo vede. Ho lavorato per un po' nella sua équipe, è una persona fantastica.-
-Così va bene? -Si, ora ferma... Ecco il battito... forte e regolare, come sempre.-
Alzò il volume del piccolo ecodoppler che aveva posato sul mio pancione, sporgente come una montagna tonda e lucida.
Tump tump tump tump tump.
Ciao, piccolino. Allora ci sei e va tutto bene, vero?
Il controllo aveva solo confermato quello che era già evidente: stavo davvero bene, il piccolo cresceva regolarmente e non c'era niente di cui preoccuparsi. La mia pancia lievitava a vista d'occhio, facendomi sembrare ogni giorno di più la Statua Vivente alla Maternità (come mi piaceva pensare) oppure il Monumento alla Balena (come diceva Emmet).
Comunque, né le sue continue battute né la mia crescente goffaggine intaccavano la sensazione di benessere costante nella quale nuotavo, come in un'onda lunghissima.
Tentavo di descriverla a me stessa, questa sensazione, e mi venivano parole ed immagini luminose: pienezza, fioritura, abbondanza, maturità. Come il grano dorato dei campi in agosto. Come i campi verdi e immensi del foraggio estivo, che si vedono nelle nostre pianure. Era fine febbraio, l'orribile piovoso febbraio di Forks, ma nella mia nuvola dorata era senza dubbio un'estate rigogliosa, che aveva l'unica pecca -non per me, per chi mi stava intorno- di accentuare ulteriormente il mio strano isolamento, dove solo ad un piccolo sconosciuto era permesso farmi compagnia.
Per loro pioveva e il cielo era grigio; per noi due c'era sempre il sole.
Confesso che non provavo sentimenti particolari per la creatura che occupava sempre più spazio in me. Non quelli che immaginavo dovessero essere i sentimenti devoti di una mamma in attesa, felice di essere tale. Io non riuscivo neanche a immaginarmelo, il piccolo. Una volta forse, tanto tempo prima, me lo ero rappresentato come una specie di... Edward in miniatura; l'immagine che mi ero costruita aveva a che fare con qualcosa di assolutamente astratto e con
martedì 9 novembre 2010
Grazie a chi ha recensito dal 3/11 in poi!
Sto vivendo quest'avventura di scrivere con una passione che non avrei mai immaginato. Lo farei in continuazione, e la devozione che ho per il mio Pc e per la storia che mi nasce sotto le mani è paragonabile a quella che si ha per il primo fidanzatino... Non ho mai scritto per un pubblico, salvo qualche articolo in passato, ma questo è qualcosa che va oltre, sono pezzi di me.
Ho scoperto -e l'ho anche già detto? sono ripetitiva?- di essere molto vulnerabile alle vostre parole, che hanno il potere di farmi camminare a un metro da terra, così come di abbattermi. Ma non farei mai a meno della vostra sincerità, ho bisogno di confrontarmi con le vostre emozioni quasi quanto ne ho di confrontarmi con le mie...
Sono quasi pronta a pubblicare il capitolo n. 4, ma prima devo assolutamente ringraziare coloro che hanno recensito dal 3/11 in poi.
venerdì 5 novembre 2010
Nuove letture per Bella Swan
Devo essere davvero un pò fuori di melone.
Stavo lavorando al prossimo capitolo di Rising Sun, che spero di pubblicare martedì prossimo, e mi sono arenata perché... non sapevo che libro mettere in mano a Bella! Dunque, la scena è così: lei e il suo pancione se ne stanno stravaccati su un divano, sotto un plaid, e Bella legge.... Bella legge... Che cosa legge? Aiut...!
Niente Shakespeare, Bronte e Austen per favore. Devono essere delle alternative. Qualunque cosa, eh? Non è mica detto che uno debba leggere solo i classici o solo libri. Allora, che cavolo legge Bella?
Una delle millemila riviste su mammeinattesa&bambinidapubblicità?
Un manuale di allattamento?
Un altro classico? Che magari prima non aveva nemmeno preso in considerazione?
Il "Dracula" di Bram Stoker?
Topolino?
Dylan Dog?
La trilogia di Dune?
Confesso. A me è venuta voglia di metterle in mano un bel Camilleri, per farla ridere un pò. Ma era troppo improbabile.
Avete voglia di rispondere a questo post? Non si vince niente, ma se qualcuna mi dà un'idea convincente la troverà martedì nel prossimo capitolo di Rising Sun, con tutti i dovuti crediti all'ispiratrice, e il mio massimo impegno per rendere tutto credibile.
Se volete scrivere un pezzo su questo, metterò un link al vostro testo sia su EFP che in questo blog.
Partecipate, altrimenti se lasciate fare a me rischiate davvero che Bella si metta a leggere Camilleri.
Baci, bacissimi
J.
PS Cerco anche di creare un sondaggio, ma se rispondete qui c'è più possibilità di argomentare le risposte.
Image: Catherine Hadler / FreeDigitalPhotos.net
Stavo lavorando al prossimo capitolo di Rising Sun, che spero di pubblicare martedì prossimo, e mi sono arenata perché... non sapevo che libro mettere in mano a Bella! Dunque, la scena è così: lei e il suo pancione se ne stanno stravaccati su un divano, sotto un plaid, e Bella legge.... Bella legge... Che cosa legge? Aiut...!
Niente Shakespeare, Bronte e Austen per favore. Devono essere delle alternative. Qualunque cosa, eh? Non è mica detto che uno debba leggere solo i classici o solo libri. Allora, che cavolo legge Bella?
Una delle millemila riviste su mammeinattesa&bambinidapubblicità?
Un manuale di allattamento?
Un altro classico? Che magari prima non aveva nemmeno preso in considerazione?
Il "Dracula" di Bram Stoker?
Topolino?
Dylan Dog?
La trilogia di Dune?
Confesso. A me è venuta voglia di metterle in mano un bel Camilleri, per farla ridere un pò. Ma era troppo improbabile.
Avete voglia di rispondere a questo post? Non si vince niente, ma se qualcuna mi dà un'idea convincente la troverà martedì nel prossimo capitolo di Rising Sun, con tutti i dovuti crediti all'ispiratrice, e il mio massimo impegno per rendere tutto credibile.
Se volete scrivere un pezzo su questo, metterò un link al vostro testo sia su EFP che in questo blog.
Partecipate, altrimenti se lasciate fare a me rischiate davvero che Bella si metta a leggere Camilleri.
Baci, bacissimi
J.
PS Cerco anche di creare un sondaggio, ma se rispondete qui c'è più possibilità di argomentare le risposte.
Image: Catherine Hadler / FreeDigitalPhotos.net
mercoledì 3 novembre 2010
3. One (and Alone)
Is it getting better
Or do you feel the same
Will it make it easier on you now
You got someone to blame
You say...
Ti guardo dormire ed è ovvio che sei ancora più bella sotto la luce della luna. I tuoi occhi sono ancora bagnati, piangevi e io non li ho asciugati. Acqua che brilla sotto le ciglia chiuse. Sei maledettamente bella, sei la mia Bella e mi spacca il cuore guardarti e sapere che sto per andare via.
Ti sentirai di sicuro bene domani, dopo quello che è successo avrò il tuo disprezzo e sarà facile per te pensare che non hai perso niente.
Ti guardo, intaglio nella memoria ogni curva del viso e poi più giù, il tuo corpo sottile. Mi va di farmi del male, voglio essere sicuro che non sarà troppo difficile vederti quando chiuderò gli occhi. Ancora un minuto e non mi resterà nient'altro, e stavolta sono sicuro che mi lascerò dietro solo terra bruciata.
One love
One life
When it's one need
In the night
One love
We get to share it
Leaves you baby if you
Don't care for ti
Did I disappoint you
Or leave a bad taste in your mouth
You act like you never had love
And you want me to go without
Well it's...
E' ora di andare, sento sotto la pelle che non manca molto all'alba, non posso farmi trovare qui. Pensa che casino, il giorno prima delle tue nozze. Se non fosse una tragedia mi verrebbe quasi da ridere, resterei giusto per vedere la faccia del succhiasangue mentre legge i miei pensieri. Charlie invece non mi preoccupa, lui si incazzerebbe solo per finta. Lui l'ha capito prima di noi che io sono perfetto per te. Sei solo tu che ti ostini a stritolare la tua e la mia vita come due bottiglie vuote, per buttarci via.
Rido in silenzio perché se non faccio così non ci riesco, mi sto strappando via da te ed è come tagliarmi la carne con un coltello. Forza, un colpo deciso e via. Sanguino, sanguino. Mi scendono lacrime ma giuro che non sono io, non piango, non ho il controllo, non sto nemmeno singhiozzando, sto scavalcando il davanzale della finestra e mi strappo via da te. Tu dormi, se mi guardassi ancora come poco fa non riuscirei più ad andare via e tu mi odieresti. Domani mi odierai lo stesso e questo farà bene a tutti e due. Corro nella notte e col poco di cervello che mi è rimasto riesco a pensare che
martedì 2 novembre 2010
2. Fragile
La strada scorreva liscia come il velluto sotto le ruote della Mercedes Guardian, che mi portava verso l'ospedale di Forks con andatura tranquilla. La musica soffusa e l'arredo dell'abitacolo mi ricordavano la hall di un Grand Hotel a 5 stelle. Nel quale,per inciso, io non avrei mai potuto sentirmi a mio agio per più di un quarto d'ora. Anche se ora ero Bella Cullen, e anche se questo mostro nero era la mia auto già da alcuni mesi, l'imbarazzatissima Isabella Marie Swan che ancora viveva in me avrebbe dato la mano destra per riavere il suo vecchio Chevy.
Di sicuro quel povero rottame, nonostante la venerabile età, non era deceduto per cause naturali. Prima di diventare il mio regalo di benvenuto a Forks, il suo motore era stato rimesso a nuovo, da qualcuno che di motori ne capiva per davvero.
Quindi l'ipotesi più probabile era che il mio allora protettivo fidanzato Edward Cullen, diventato nel frattempo il mio ancora più protettivo marito, gli avesse praticato l'eutanasia col favore delle tenebre per potermi così affibbiare la Guardian. Antiproiettile, antimissile, antimeteorite e corazzata: perfettamente adatta ad una che nella sua vita collezionava traumi assortiti come gli altri collezionano DVD, farfalle e cartoline.
Questa era l'auto del “prima”, ed esisteva un' “auto del dopo", una Ferrari nonsocosa che giaceva dimenticata -soprattutto da me- in un angolo del fornitissimo garage di famiglia, ancora in attesa che io diventassi meno fragile e la potessi utilizzare senza ammazzare me stessa o qualche malcapitato. Era scritto che sarei diventata molto meno fragile, presto o tardi, perché mio marito e tutta la sua famiglia erano vampiri: immortali, bellissimi, e indistruttibili. Quindi, presto o tardi, Edward mi avrebbe resa immortale, per rispettare il patto che prevedeva la mia trasformazione in vampiro in cambio del nostro matrimonio.
La pianificazione degli eventi, però, non era stata affatto rispettata.
Il “dopo” non c'era mai stato, o quantomeno doveva ancora venire.
Grazie per le vostre recensioni a Rising Sun!
Per blacksea: Siamo in tante a desiderare una nuova possibilità per Bella e Jacob! Credo che la storia giusta, per venir bene ed essere convincente, debba comportare un po' di fatica, sia per lo scrittore che per i personaggi. Io mi impegno tanto, spero di non deluderti! Grazie di cuore per avermi lasciato le tue parole.
Ah, ho letto poco fa che ti piace la mia Bella. Sai che è successo secondo me? Bella è sempre lei ma sta realizzando alcune cose. Sta crescendo, insomma. Non è detto che una storia funzioni, anche se lui è “perfetto”, e Bella se ne sta accorgendo. Se alla base ci sono affinità vere, la storia regge. Se invece uno dei due deve restare in un copione per continuare a far contento l'altro, senza potersi permettere di essere davvero se stesso, prima o poi arrivano i guai.
Vedremo come se la cava, la ragazza...
Per KiryBlack: Sei costante, entusiasta e le tue parole mi danno sempre la carica. Sto diventando Kiry-dipendente! Grazie tesorino!
Per edbell96: La storia comincia più o meno all'inizio di Breaking Dawn; invece le riflessioni di Bella, nel prologo, sono state fatte più avanti. Lei si guarda indietro e si chiede dove abbia avuto origine tutto quello che le è già capitato e che noi non abbiamo ancora visto. Tutto dovrebbe diventare più chiaro tra un po', almeno nelle mie intenzioni.
Grazie di leggermi!
Per cenerella: Bene bene bene, se Edward ti fa prudere le mani sono sulla buona strada. Fa lo stesso effetto anche a me!
Chissà se ho fatto una stupidaggine a cimentarmi con una storia a più capitoli; comunque, l'importante è che Time Out sia salva, e che qui prima o poi si arrivi al punto. Solo che un po' di preliminari ci vogliono sempre...
Grazie, credo tu sappia quanto il tuo parere sia importante per me. Resisti ti prego, seguimi e fermami se esagero con gli svarioni.
Grazie per le vostre Recensioni a Time Out!
Rinnovo i miei ringraziamenti a Kukiness, Saorio, Cenerella, KiryBlack ed Eliza Bennet. Vi avevo già scritto su EFP nell'angolino dell'autrice, poi ho pensato di creare questo blog. Credo sia uno strumento un pochino più agile per poter comunicare con i miei 9 lettori, che ne dite?
Per lucyferina: Non sposare Edward il giorno dopo sarebbe la sola cosa giusta da fare, ma non è da Bella purtroppo. Lei a modo suo è costante, non ha ancora capito che qualche volta è meglio ammettere di avere sbagliato. E poi è ancora troppo dipendente da Edward. Dipendente in modo malsano, come da qualche sostanza. Deve farne, ancora, di strada, prima di capire che cosa è meglio per lei... No,purtroppo il giorno dopo si sposerà con Edward. Grazie cara delle tue parole, per me non c'è emozione più grande che emozionare.
Per Bulma86: Mi hai commossa. Spero con tutta me stessa di non deluderti, le tue parole saranno uno stimolo a continuare e migliorare. Lo sai che piango anch'io quando rileggo questa storia? Probabilmente mi parla di me, anche se non ho capito in che modo.
Grazie, dal profondo del cuore. Sento che mi hai capita intensamente.
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