Se passate di là, mi ringrazierete. Lasciate anche due parole, dai. Copio la mia guida spirituale: "Dona l'8 per mille del tuo tempo alla causa delle recensioni -Farai felici un sacco di autori!" Qualcosa del genere.
‹‹Sam? Dove sei, Sam?››.
Apro gli occhi frastornato. Buio e oscurità. È calata la notte, nera come il mio manto. Drizzo le orecchie. Un silenzio denso e appiccicoso mi avvolge. Sollevo il muso da terra e annuso l’aria. Polvere nelle narici, terra umida sotto le zampe, solitudine intorno a me. Nient’altro.
Solo un falso allarme. Non c’è nessuno nella mia tana a parte me. Io, me e il lupo.
Poggio nuovamente il capo sulle zampe anteriori e chiudendo gli occhi, mi lascio sfuggire un guaito che assomiglia tanto a un sospiro rassegnato. Ma un lupo è in grado di sospirare?
Non è la prima volta che sento delle voci nella mia testa. Forse - quasi certamente - sono impazzito.
Sam. È un nome. Il mio nome?
Certe volte quel Sam riecheggia nella mente come un vago ricordo lontano - così effimero nella sua inconsistenza, un sussurro fioco e appena udibile, paragonabile al fruscio di una foglia che scivola sulla pelle liscia, morbida e glabra di… di che cosa? Il mio corpo è ricoperto di pelliccia e le foglie spesso vi rimangono impigliate. Non ho più una pelle. L’ho mai avuta? -, altre volte invece quel nome, quel Sam, è forte, vivo, presente dentro di me, e sembra che qualcuno mi stia chiamando per davvero.
Ma Sam è solo.
Ciao!
RispondiEliminaGrazie, grazie, grazie!
Sei troppo buona!
Avevo già fatto un salto qui, nel tuo blog e avevo intenzione di lasciare una traccia del mio passaggio. Quale migliore occasione di questa?
Grazie ancora.
Baci, vannagio