Disclaimer

In questo blog pubblico le storie che ho scritto io ispirandomi ai libri della saga di Twilight di Stephenie Meyer. Quindi tutti i personaggi sono di zia Steph, che ringrazio per avermi fatta sognare come se avessi ancora quindici anni. Ogni tanto prendo anche dagli omonimi film della Summit Entertainment, secondo quello che mi serve ai fini della storia. Idem per certe battute dei protagonisti. Se le trovate uguali, è ovvio che le ho prese dai libri o dal film! Quindi tutti i diritti spettano ai legittimi proprietari del copyright. Le storie invece sono mie, ma potete riprodurle se citate la fonte, che deve essere questo blog oppure il sito EFP dove le pubblico con il nickname jakefan. Fatevi un giro su EFP, è davvero simpatico.

venerdì 31 dicembre 2010

THE CURE - A night like this


Avevo scelto questa colonna sonora per la prima notte di Didi e Jacob, senza ricordare tutto il testo, avendone in mente solo alcuni stralci e l'atmosfera generale. E' una canzone che ho molto amato. Rileggendo il testo dopo, a capitolo terminato e pubblicato, mi è sembrata magicamente appropriata.

Say goodbye on a night like this
If it's the last thing we ever do
You never looked as lost as this
Sometimes it doesn't even look like you
It goes dark
It goes darker still
Please stay
But I watch you like I'm made of stone
As you walk away...

I'm coming to find you if it takes me all night
A witch hunt for another girl
For always and ever is always for you
Your trust
The most gorgeously stupid thing I ever cut in the world

Say hello on a day like today
Say it everytime you move
The way that you look at me now
Makes me wish I was you
It goes deep
It goes deeper still
This touch
And the smile and the shake of your head...

I'm coming to find you if it takes me all night
Can't stand here like this anymore
For always and ever is always for you
I want it to be perfect
Like before...
I want to change it all
I want to change

Traduzione

Dirci addio in una notte come questa,
come fosse l’ultima cosa al mondo
Non mi sei sembrata mai tanto smarrita,
a volte non sembri più neppure tu
Si fa buio, ancora più buio
Per favore, rimani
Impietrito ti guardo mentre te ne vai
Sto venendo a cercarti, ci volesse la notte intera
come in una caccia alle streghe
Per sempre, tutto questo è per te
Ho spezzato la più stupenda fottuta cosa che ho mai avuto, la tua fiducia.
Dirci addio in un giorno come questo, ogni volta che ti muovi
Il modo in cui mi guardi mi fa desiderare di essere te.
Questo tocco è profondo, ancora più profondo
il tuo sfiorarmi, e il sorriso, e come scuoti il capo
Ti troverò, impiegassi tutta la notte
non posso più stare qui a pensare
tutto è per te
Voglio che sia perfetto, come prima
voglio che tutto cambi
Voglio cambiare.

lunedì 27 dicembre 2010

10. Didi - parte seconda

In piedi, alla luce rossa del lume, i lunghi capelli neri sulle spalle,
il coltello al collo e il capo cinto da una ghirlanda,
avrebbe potuto essere facilmente scambiato
 per la divinità di una leggenda della Jungla.

-Figlio- disse alla fine con occhi pieni d'orgoglio
-Ti ha mai detto nessuno che sei il più bello tra gli uomini?-
Messua rise sommessamente di felicità. L'espressione del suo volto le bastava.
-Allora sono stata la prima? E' giusto, anche se accade raramente, che una madre possa  dire al figlio certe cose.
Tu sei molto bello... Mai ho posato gli occhi su un uomo come te-

-Torna!-gli sussurrò, -Figlio o non Figlio, torna, perché io ti amo. -

(Rudyard Kipling, La Caccia di Primavera
Il Secondo Libro della Jungla) **

- Vengo... se mi dici una cosa.- Didi si soffiò il naso.
- Quello che vuoi. Però smettila di piangere. Vieni, mettiti questa sulle spalle...- La avvolse in una coperta che stava sul divano, e la guidò fuori dalla porta, sul patio. La luna era bella in un modo sconvolgente, di una bellezza che per un attimo le fece di nuovo bruciare gli occhi. Scesero lentamente lungo il sentiero, e i passi di lui erano stranamente silenziosi.
- Hai ragione, Jake, è bellissimo. Ma...
-... ma adesso parliamo, lo so. Ascolta, Didi...
- No, ascolta tu. Voglio sapere come hai fatto, Jacob. A sentire tutto, a sentire... me. E voglio saperlo adesso. Beh, che c'è?
Si era fermato di colpo e se lo trovò davanti, con gli occhi fissi nei suoi e le labbra strette, la mascella contratta. La riavvolse nella coperta scivolata di fianco e le afferrò le spalle.
- Non ti bastano le mie scuse?
Didi era una che andava sempre fino in fondo, una vera rompicoglioni, come diceva Judith. Una che leggeva subito l'ultima pagina dei libri per sapere come andavano a finire, e poi però li rileggeva dall'inizio. Apriva i regali in un decimo di secondo, riducendo la carta a brandelli. Una che amava la sua migliore amica perché non le risparmiava niente, e tra sapere e non sapere preferiva sempre farsi del male.
- Le scuse che non mi hai fatto? No. Voglio la verità.
- Ascoltami bene. Forse è vero che ti devo una spiegazione, ma dopo... dopo le cose cambieranno. Fidati, è meglio se lasciamo perdere.
- Te la stai facendo sotto?
- Dio santo, puoi smettere di fare la superdonna un attimo? Non ti basta se ti dico che mi dispiace?
- Cazzo, Jacob, devo farti un disegno? Mi hai sputtanata in una maniera devastante! Mi hai fatta sentire la donna più ridicola, stupida e patetica sulla faccia della terra! E brutta, e vecchia, e finita! Mi hai detto la cosa più crudele che potevi dirmi, manco mi avessi letto nel pensiero!
Didi non aveva ancora capito come potesse la sua espressione cambiare tanto in fretta, come il tempo in montagna d'estate, quando una nuvola all'improvviso passa davanti al sole e ti fa gelare il sudore addosso.
- No, io quello non lo so fare. Ma quello che ti è successo era molto chiaro lo stesso - sogghignò.
Ride. Lui ride.
- Bastardo! Va bene, tieniti pure i tuoi segreti da prestigiatore e le tue cazzo di spiegazioni e vattene affanculo, hai capito? Non ti voglio più vedere! Vattene via!
- No, adesso mi ascolti tu. E smettila di urlare.

lunedì 20 dicembre 2010

Favola

C'entra coi Lupi? Non c'entra coi Lupi? Decidete voi, e comunque poco importa. L'evento è imminente. Se non l'avete ancora letta, correte a farlo, mi ringrazierete... Poi comunque ne riparliamo.


Image: Idea go / FreeDigitalPhotos.net

sabato 18 dicembre 2010

In compagnia di Sam

Ho scoperto questa storia e me ne sono semplicemente innamorata. Trovo che qui nel nostro salotto ci stia proprio bene.
Se passate di là, mi ringrazierete. Lasciate anche due parole, dai. Copio la mia guida spirituale: "Dona l'8 per mille del tuo tempo alla causa delle recensioni -Farai felici un sacco di autori!" Qualcosa del genere.
‹‹Sam? Dove sei, Sam?››.

Apro gli occhi frastornato. Buio e oscurità. È calata la notte, nera come il mio manto. Drizzo le orecchie. Un silenzio denso e appiccicoso mi avvolge. Sollevo il muso da terra e annuso l’aria. Polvere nelle narici, terra umida sotto le zampe, solitudine intorno a me. Nient’altro.
Solo un falso allarme. Non c’è nessuno nella mia tana a parte me. Io, me e il lupo.
Poggio nuovamente il capo sulle zampe anteriori e chiudendo gli occhi, mi lascio sfuggire un guaito che assomiglia tanto a un sospiro rassegnato. Ma un lupo è in grado di sospirare?
Non è la prima volta che sento delle voci nella mia testa. Forse - quasi certamente - sono impazzito.
Sam. È un nome. Il mio nome?
Certe volte quel Sam riecheggia nella mente come un vago ricordo lontano - così effimero nella sua inconsistenza, un sussurro fioco e appena udibile, paragonabile al fruscio di una foglia che scivola sulla pelle liscia, morbida e glabra di… di che cosa? Il mio corpo è ricoperto di pelliccia e le foglie spesso vi rimangono impigliate. Non ho più una pelle. L’ho mai avuta? -, altre volte invece quel nome, quel Sam, è forte, vivo, presente dentro di me, e sembra che qualcuno mi stia chiamando per davvero.
Ma Sam è solo.

venerdì 17 dicembre 2010

Stamattina ho visto Didi!

Stamattina ho visto Didi!
Giuro, giuro, giuro che era lei.
Non che non l'avessi vista prima, e anche abbastanza bene. Ma stamattina, una folgorazione.
Bionda ma non troppo, capello dritto naturale, sfrangiato. Abbronzata, unico errore che ha gli occhi azzurri invece che verdi, ma magari ho visto male.
Jeans a vita bassa infilati negli stivali, scoloriti, un pò sporchi perché lavora in officina col marito. Le stanno veramente bene. E' snella ma morbida, come una caramella mushmellows.
Piumino da lavoro, aperto, cinturone da cowboy intonato agli stivali.
Maglioncino marrone che scopre un pezzettino di pelle. Abbronzata anche la pancia, sono appena stati una settimana sul mar Rosso, con le bambine, perché quest'estate hanno saltato le ferie.
Tette notevoli, probabilmente reggiseno col trucco. Faccia pulita, sorriso abbagliante, specialmente quando passa il marito.
Due metri di uomo in tuta da lavoro. Abbronzato anche lui, occhi neri. Il Gigante Buono versione soccorso stradale. NOOOOOOOO, non mi ricorda lui! Troppo grande. Però son cose che fanno pensare.
 "Signora", le ha detto lui ridendo, davanti a me "C'è da spostare la 159 qui fuori, e anche la tua, grazie." Gestiscono insieme un'officina di meccanica.
Glielo dico.
"Ma quanto state bene insieme. Siete davvero bellissimi"
"Ma dai? Sai che non più di tre giorni fa un cliente mi ha detto la stessa cosa? E' tornato indietro apposta per dirmelo..."
Chissà perché.

martedì 14 dicembre 2010

Mi sono inchiostrata addosso!

Tutto per colpa sua. Scusate se non resisto e condivido con voi, anche se è un pò parlarsi addosso, ma oggi ho intenzione di levitare a una trentina di cm. da terra per tutta la giornata. Perché poi, detto da lei... Il titolo è una versione leggermente più elegante di "mi sono fatta la pipì addosso per l'emozione" ed è anche una citazione disneyana. Chi indovina la provenienza vince una recensione a qualunque cosa a sua scelta, se è un autore, oppure una drabble con dedica su tema a sua scelta. Let's celebrate!
PS Te! Sei riuscita a farmi detestare quel capitolo. Mi sa che prima o poi lo riscrivo, con un occhio di riguardo per l'indice glicemico.

Image: Keattikorn / FreeDigitalPhotos.net

lunedì 13 dicembre 2010

Didi, parte prima. E poi?

Stanno scendendo lungo il sentiero, e Didi ha fatto una domanda scottante. C'è una bellissima, gelida luna.
E adesso?
Ditemi quello che volete, quello che vorreste, quello che fareste nella stessa situazione.
Tanto lo sapete che poi faccio di testa mia ;-)

8. Didi - parte prima

Say goodbye on a night like this
If it's the last thing we ever do
You never looked as lost as this
Sometimes it doesn't even look like you
It goes dark
It goes darker still
Please stay
But I watch you like I'm made of stone
As you walk away

I'm coming to find you if it takes me all night
A witch hunt for another girl
For always and ever is always for you
Your trust
The most gorgeously stupid thing I ever cut in the world
(...)

I'm coming to find you if it takes me all night
Can't stand here like this anymore
For always and ever is always for you
I want it to be perfect
Like before
I want to change it all
I want to change

The Cure, "A night like this"



"Ogni donna dovrebbe avere una Judith", stava pensando Didi, intenerita dal profumo della cioccolata calda che aveva davanti. Una Judith per tutte, in dotazione fin dai banchi di scuola, con diritto di replica e di frustata guadagnati sul campo. Loro due si erano perse di vista solo per un breve periodo, quando Didi aveva lavorato a Vancouver come la più giovane e più brillante attorney del distretto. Era stato prima di sposare Paul e decidere il grande salto: mollare tutto, comprare il ranch e trasferirsi definitivamente a Skagit County.
Era una sorella a tutti gli effetti, la zia dei suoi bambini, e non erano mai state più di un mese senza vedersi. Ragione per cui, quel sabato di dicembre, Didi aveva organizzato la spedizione in paese: Pete alla riunione degli Esploratori, Big Bear a bere il suo goccetto, Jacob a guadagnarsi la paga a spasso con Nessie.
E lei finalmente sedeva con Jus, la cioccolata, e un vassoio taglia XL di ciambelle appena sfornate.

martedì 7 dicembre 2010

Per la signorina Kukiness: petizione

SPOILERISSIMO
Non sapevo per chi parlare, parlo solo per me.
NON andate a leggere Athanor, tanto lo sta riscrivendo. Non vi metto nemmeno il link.
Può commentare solo chi l'ha già letto.
Se lo avete già letto, sapete bene che c'è uno che muore massacrato da Murray.
Ehm, se raccolgo abbastanza firme lo salvi? Non puoi farne morire un altro? Proprio lui cazzarola? Non puoi sacrificare uno di quelli giovani, uno di quelli che conosciamo poco o niente... eccheccazzo!

sabato 4 dicembre 2010

7. Au pair Boy

Ripubblico il cap. 7, mi sono accorta che c'erano dei problemi con l'HTML non eliminabili con le modifiche.

Stock.
Stock.
Stock.

Ma startene a letto un pò di più... no, eh?
Va bene che era un bravo ragazzo e si guadagnava il suo soggiorno. Va bene che magari lo faceva per conservarsi il fisico da fotomodello. Ma c'era veramente bisogno di tagliare la legna alle sei del mattino? Quando la legnaia stava sotto la finestra della sua camera, e ci sarebbe voluta la fine del mondo per tirarla fuori dal piumone caldo?
Nella mia prossima vita voglio nascere marmotta. Anche orso va bene, o scoiattolo. Basta andare in letargo.
Diane Dowson si girò sulla pancia, scacciò il gatto con una pedata, e infine trovò il coraggio di mettere i piedi giù dal letto.
Tirò le tende della sua finestra, che dava sul grande cortile posteriore. Il suo ospite, a torso nudo nonostante i -10°, rompeva diligentamente la legna per la colazione del mattino.