Questa storia è di Abraxas, che è un amico. Ma non c'entra niente con il fatto che io la consigli. Anche il fatto che si sia classificata al primo posto in un Contest indetto su EFP dalla sottoscritta e da un'amica non c'entra col fatto che io la adori. Ha dovuto vincere.
E' una storia che spiazza, destabilizza, rinfresca e fa male, tutto insieme. E' una storia che, invece di intorpidire il cervello, lo costringe a reagire portandosi dietro anche il cuore. E' un modo di stare male con intelligenza. E' qualcosa di originale in un mondo pieno di banalità, di fronte al quale le mie sono solo storielle d'amore. E' il modo giusto per odiare questo autore e non riuscire poi più a farne a meno. Dovete, dovete andare a leggere tutte le storie di Abraxas su EFP, nessuna esclusa. E magari rompetegli un pochino le scatole perché riprenda in mano Aeon!
____________________________________________________________
La maglietta è troppo corta.
David sbuffa e la tira verso il basso il più possibile, nel tentativo di farla arrivare almeno almeno alla cintura, ma niente. Il cotone sembra prendersi gioco di lui, rifiutando di coprire quelle due dita di pelle che si ostinano a restare scoperte.
Andiamo, stupida cosa! Allungati!
Dà un deciso strattone al bordo, e con un secco snap! le cuciture intorno al collo saltano. Terza maglietta in due giorni.
“Fantastico. Davvero fantastico”, ringhia indispettito mentre si toglie di dosso la magl… l’ex-maglia. L’ondata di calore che accompagna sempre i suoi momenti di nervosismo si fa strada dentro di lui. Risale rapidamente dallo stomaco alla testa, ovatta i rumori, cancella gli odori, cerca di imporsi sulla sua mente. La bestia preme per uscire.
Calma. Inspira-espira.
Trasformarsi in camera non è il massimo…
Calma. Inspira-espira.
E’ solo una t-shirt. Una sciocchezza. Non vale la pena…
Calma. Inspira-espira.
Non adesso.
Non. Adesso.
Il tremore passa rapido come è arrivato. Con un colossale sospiro David si lascia cadere sul letto, e cerca di non fare troppo caso al cigolio di protesta delle molle. Chissà se reggeranno ancora il suo nuovo peso…
Che vita di merda.
Insomma, all’inizio gli era sembrata tutta una gran figata. Trasformarsi in un lupo gigante e far scappare con la coda fra le gambe i Vulturi o quel che erano? Proprio una gran figata.
Poi sono cominciati i problemi, problemi che al momento si concentrano tutti nel non avere una sola maglietta adatta alla sua nuova taglia. Oh, ed anche nell’essere costretto a dover continuamente controllare le sue emozioni. E nel ritrovarsi appioppati turni di guardia nell’orario in cui qualunque persona con un minimo di vita sociale sarebbe fuori casa a spassarsela. E nel non poter nemmeno protestare. E nel…
Ok, non si concentrano per niente da nessuna parte. Restano solo un enorme, schifoso mucchio di problemi.